domenica 30 agosto 2015

La questione mediorientale - le guerre arabo-israeliane

Ho provato a scandire in modo molto schematico i principali eventi che hanno caratterizzato il conflitto arabo-israeliano, ponendo l'accento, al termine, sulla questione palestinese, che è tutt'ora aperta.

La questione mediorientale - le origini

Presento qui una sintesi del filmato RAI "Promesse e tradimenti" che ci permette di comprendere, almeno in parte, le origini dei conflitti che hanno interessato l'area mediorientale.



Nel 1914 scoppia la 1^ Guerra Mondiale che vede confrontarsi da un lato la Triplice Alleanza formata da Prussia, Impero Asburgico (austro-ungarico) e l’impero Ottomano e dall’altro la Triplice Intesa formata da Inghilterra, Francia e Russia.

Doveva essere una guerra di breve durata, ma si è prolungata nel tempo. Per cercare di colpire l’Alleanza, l’Inghilterra punta a sconfiggere gli ottomani, che rappresentavano l’anello più debole, alleandosi con gli arabi, capeggiati da Houssein, promettendo loro di poter far nascere una nazione araba, puntando sul nazionalismo arabo.

Nonostante la promessa degli inglesi agli arabi della possibilità di costruire una nazione araba col loro sostegno, nel 1916 i rappresentanti di Inghilterra e Francia, Sykes e Picot, stipulano un accordo segreto col quale stabiliscono la spartizione dei territori in terra araba in caso di vittoria:
  • all’Inghilterra l’Iraq per le numerose risorse (ferrovie e petrolio), la Giordania, la Palestina e il controllo sul Canale di Suez;
  • alla Francia la Siria per vantaggi commerciali, uno sbocco sul Mar Mediterraneo orientale, e il Libano.


Intanto Inglesi e Francesi sono in difficoltà sul Fronte Occidentale e cercano nuove alleanze, anche perché nel frattempo scoppia la Rivoluzione Russa, e un alleato esce dal conflitto.

Cercano dunque di coinvolgere gli americani nel conflitto, facendo leva sul movimento sionista, ebrei che desiderano un proprio Stato, puntando sul fatto che gli ebrei negli Stati Uniti hanno una grande influenza sul governo. Gli inglesi promettono, con la dichiarazione Balfour, di creare uno stato per gli ebrei in Palestina.


Nello stesso modo gli inglesi cercano di convincere i russi a rientrare nel conflitto, e visto che a capo del governo sovietico vi sono molti ebrei, giocano, anche con loro la carta del sionismo. Ottengono un netto rifiuto, visto che l'ideologia sovietica è internazionalista. Infatti i bolscevichi ritenevano che il nazionalismo, e quindi il sionismo, fosse un’ idea capitalista. Non solo, dopo la rivoluzione i bolscevichi rendono pubblici gli accordi segreti tra la Francia e l’Inghilterra, trovati negli archivi dello zar, e gli arabi capiscono che gli inglesi li hanno ingannati.


Nonostante questo gli arabi non abbandonano l’alleanza con gli inglesi, dalla quale cercheranno di trarre il maggior vantaggio possibile al termine della guerra.

L'11 dicembre 1917 a Gerusalemme arrivano le truppe inglesi con Sykes e Picot che la conquistano. Nell’aprile 1918, sempre a Gerusalemme, arriva Weizmann, capo del movimento sionista, e con lui altri componenti del movimento, e qui e fondano l’Università Ebraica, che rappresenterà il cuore della cultura sionista. Weizmann incontra il generale Allemby, e per gli arabi questo è il chiaro segno che gli inglesi vogliono rispettare la dichiarazione Balfour.

Il 3 ottobre 1918 le truppe di Allemby entrano a Damasco (Siria). Gli inglesi sanno bene che devono cedere la Siria ai francesi. Feisal (uno dei figli di Houssein) nel frattempo ha formato un governo in Siria, ma dopo il Trattato di Versailles, sarà cacciato dai francesi; gli inglesi, allora, lo porranno a capo dell’Iraq, dandogli uno stipendio, e pagando le spese per il suo esercito e i costi della sua amministrazione, concedendogli soltanto un potere simbolico.


L'11 Novembre 1918 in Europa finisce la prima guerra mondiale e a Versailles il 18 gennaio 1919 si riuniscono i vincitori (inglesi, francesi, americani):
  • i territori del Medio Oriente vengono spartiti secondo l’accordo Sykes-Picot
  • è permessa l’immigrazione ebraica in Palestina, secondo la dichiarazione Balfour, ignorando il principio di autodeterminazione dei popoli liberati dalla dominazione ottomana. Le richieste di Feisal a Versailles sono ignorate.

Intanto Weizmann e il movimento sionista finanziano l’acquisto di terre e la costruzione di insediamenti per gli immigrati ebrei.
Negli anni ‘30 e ‘40, gli anni della persecuzione nazista, molti ebrei emigrano in Palestina, che si rivela una via di salvezza. Gli arabi dal canto loro tenteranno di opporsi a quella che sentono un’invasione, e quando gli inglesi proveranno a porvi un freno, subiranno attentati terroristici. Alla fine decideranno di rimettere il loro mandato.
Il 14 maggio 1948, con una risoluzione dell’ONU, nasce lo Stato di Israele, che si trova subito in guerra con gli arabi.


Gli inglesi, per tutte le manovre attuate durante il conflitto, si guadagnano il titolo di “doppiogiochisti”.