lunedì 25 aprile 2011

Popolazioni romani



Il video, con immagini e musica tratte dal film "Gatto nero, gatto bianco" di Emir Kusturica del 1998, introduce questo post, che non parla di gente di Roma, né di Romeni (il titolo può trarre in inganno), ma di zingari. Intanto qualche breve informazione (qui un racconto più ampio):

  • in Italia vivono circa 170 mila fra Rom e Sinti, la metà di loro ha cittadinanza italiana;
  • in Europa sono 10 milioni di persone, (36 milioni nel mondo intero) che vivono in maggioranza nei paesi balcanici;
  • non sono contadini, non sono quindi legati alla terra, ma non sono più un popolo nomade; la loro precarietà è soprattutto dovuta alle persecuzioni di cui sono stati e sono tutt'ora oggetto;
  • parlano il romani, di origine indiana, frammentata in una miriade di dialetti, a causa delle contaminazioni dei Paesi in cui hanno vissuto;
  • a lungo hanno mantenuto un'identità forte, basata sulla tradizione orale, ma non sono chiusi ai non-zingari, tanto da professare la religione del paese in cui hanno vissuto in modo più duraturo (alcuni sono cattolici, altri ortodossi, altri ancora islamici...);
  • tradizionalmente le attività svolte dai Rom-Sinti sono state quelle di musicisti, giostrai, circensi (le famiglie Orfei e Togni sono entrambe di origine Sinti), fabbri, commercianti di cavalli, lavoratori di metalli (molte di queste attività non sono più spendibili oggi);
  • non rubano i bambini (che idiozia pensarlo!).

La cartina mostra la diffusione dei Rom-Sinti in Europa.


Durante il nazismo sono stati oggetto di persecuzione, ma al successivo Processo di Norimberga non furono invitati a testimoniare e non fu riconosciuto ai sopravvissuti alcun risarcimento. Solo nel 1979 l'ONU ha riconosciuto agli zingari l'identità di popolo, mentre i nazisti l'avevano già riconosciuta nel 1938, per procedere alla loro sterilizzazione e al loro sterminio.

L'UE riconosce che "essi sono spesso vittime di discriminazione razziale e sociale, senza la parità di accesso ai servizi di istruzione, occupazione, alloggio e assistenza sanitaria" e per questo sono previsti dei progetti per sostenere l'inclusione dei Rom. Alcuni paesi europei, come la Spagna o la Germania, hanno attuato delle timide politiche di sostegno (alloggi, sussidi, offerte lavorative), mentre Francia e Italia procedono agli sgomberi e alle espulsioni.

In Ungheria si va oltre. Si organizzano ronde per proteggere la maggioranza magiara dal “pericolo zingaro”.

Questo vento che soffia dal passato ammorba l'aria. Le cose vanno male? Si cerca un capro espiatorio, fra i deboli, in barba alle dichiarazioni di principio.

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