giovedì 14 gennaio 2016

Il caos siriano: Turchia


Durante le vacanze invernali i miei studenti ed io abbiamo provato a mettere un po' di ordine nelle vicende attuali che riguardano la lotta allo Stato Islamico della Siria e del Levante. Ci siamo divisi i compiti, in modo tale che fossero analizzate le posizioni di ciascun protagonista della guerra in atto.

Quest'articolo è la fusione degli articoli scritti da Shanej Ebru e Martina Raiola.



La Turchia, che dopo il 1924 ha avuto una connotazione fortemente laica, si sta spostando verso la trasformazione in stato religioso sunnita. Il presidente Erdoğan, che appartiene ai Fratelli mussulmani ha mire egemoniche sulla regione mediorientale e vorrebbe ricostituire il califfato ottomano, esperienza che si era conclusa alla fine della I Guerra Mondiale.

Questo paese ha giocato un ruolo di primo piano nella guerra civile siriana, ed è forse il Paese che ha avuto l’atteggiamento più ambiguo nella crisi.

In una regione a cavallo tra l’Iraq, l'Iran, la Siria e la Turchia si estende un’area popolata da una maggioranza curda, un popolo senza terra, che conserva una grande aspirazione all’unità in uno stato con frontiere proprie.


I curdi hanno creato una regione autonoma in Iraq, e in Siria e sono molto attivi militarmente nel conflitto contro l’ISIS (sono gli unici che combattono da terra). Il governo turco ritiene che se i curdi contribuiranno a fermare l’ISIS, poi rivendicheranno l’autonomia anche in Turchia.

Secondo alcuni analisti, il vero obiettivo di Ankara nel partecipare alla coalizione anti-ISIS è proprio quello di combattere i curdi, per impedire il rafforzamento del PKK, un movimento politico-militare che ha combattuto un’insurrezione contro il governo turco.

Ankara, inoltre, mira ad indebolire l’asse sciita (Iran-Iraq-Siria-Libano), e per questo ha appoggiato i ribelli sunniti anti-Assad in Siria (ISIS compreso). La Turchia sperava che il regime siriano cadesse prima che la Siria sprofondasse al punto tale che i curdi conquistassero l’autonomia riaccendendo la questione curda in Turchia.

Ma questo non è successo, e ora la Turchia si ritrova al fianco dell’Occidente a combattere lo Stato islamico, che una volta aiutava, anche perché si sente minacciata.



Si è già parlato di Siria e di Iran

Gli altri protagonisti che saranno considerati nei prossimi post sono:

  • Iraq
  • Arabia Saudita
  • ISIS
  • Hezbollah
  • Francia
  • Gran Bretagna
  • Russia
  • Italia
  • Al Qaeda
  • il popolo curdo
  • USA

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